Consigli dell’Unione – n 2.2023

Consiglio Affari Esteri

  • 20 marzo: con riferimento all’Ucraina, i ministri degli Esteri hanno ribadito che il Consiglio: continuerà ad adoperarsi, a supporto delle indagini della Corte Penale Internazionale, per l’individuazione delle persone coinvolte nella presunta deportazione di minori ucraini in Russia; – dialogherà con il governo ucraino per promuovere i negoziati per giungere a una “pace giusta” a partire dalla  formula di paceproposta dal presidente Zelensky; – continuerà a promuovere gli sforzi per sostenere l’esportazione di prodotti alimentari ucraini attraverso i corridoi di solidarietà istituiti nell’ambito della iniziativa sui cereali del Mar Nero.

Il Consiglio si è occupato inoltre di Tunisia, evidenziando la necessità che il governo in carica proceda con la realizzazione delle riforme strutturali e con la messa a punto del programma già concordato con il Fondo monetario internazionale, al fine di portare stabilità nel Paese sia sul piano economico che sociale. E’ stato inoltre evidenziato che la Tunisia è un partner e un vicino molto stretto dell’UE e che gli sviluppi nel Paese hanno un impatto immediato sull’Unione in termini di instabilità nel Mediterraneo, nonché la costante volontà dell’UE di sostenere il popolo tunisino, affrontando in particolare la questione dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani.

Nell’ambito degli affari correnti, il Consiglio inoltre:

  • ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di altre otto persone e di un’entità responsabili di violazioni dei diritti umani in Iran, integrando i precedenti pacchetti di sanzioni adottati da ottobre 2022.

Comunicato stampa: l’UE sanziona altre otto persone e un’entità per violazione dei diritti umani in Iran

  • ha esaminato lo stato di attuazione dell’accordo per la normalizzazione dei rapporti reciproci tra Kosovo e Serbia, raggiunto tra le parti il 27 febbraio 2023 nel quadro dell’ultima riunione ad alto livello del dialogo Belgrado-Pristina;

Accordo per la normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia

  • ha adottato conclusioni sull’Afghanistan, ribadendo che la stabilità del Paese è nell’interesse dell’intera comunità internazionale, in quanto indispensabile per prevenire le minacce terroristiche, gli sfollamenti forzati e la migrazione irregolare. L’UE condanna fermamente le violazioni sistematiche dei diritti umani, in particolare la discriminazione di genere sistematica e su vasta scala da parte del regime talebano ed è pronta a rafforzare ulteriormente il sostegno ai vicini e ai partner dell’Afghanistan in tutta la regione e a continuare a fornire assistenza per alleviare la grave crisi umanitaria e socioeconomica; Conclusioni del Consiglio sull’Afghanistan
  • con riguardo alle priorità dell’UE in seno all’OSCE, ha affermato che la sicurezza dell’Ucraina coincide con la sicurezza dell’Europa ed inoltre che il sostegno dell’UE all’OSCE è ancorato al forte impegno dell’Unione a favore di un multilateralismo saldamente radicato nel rispetto dello Stato di diritto e del diritto internazionale, compresi la tutela dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario;

Conclusioni sulle priorità dell’UE in seno all’OSCE

  • infine, ha prorogato il mandato dell’operazione militare della Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) dell’UE nel Mediterraneo – EUNAVFOR MED IRINI – fino al 31 marzo 2025, a seguito della revisione strategica dell’operazione effettuata dal Comitato politico e di sicurezza. Il principale compito dell’operazione è contribuire all’attuazione dell’embargo sulle armi imposto dall’ONU nei confronti della Libia, sancito dalla risoluzione 1970/2011 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, mediante l’uso di mezzi aerei, satellitari e marittimi. Tra i compiti secondari, rientra anche lo sviluppo delle capacità della guardia costiera e della marina libiche e lo smantellamento del modello di attività delle reti di traffico e della tratta di esseri umani, attraverso la raccolta di informazioni ed il pattugliamento con mezzi aerei.

Comunicato stampa sulla proroga del mandato dell’operazione militare dell’UE IRINI nel Mediterraneo fino al 2025

In una sessione congiunta dei Ministri UE degli Affari Esteri e della Difesa, è stata approvata la proposta, presentata dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell insieme al Commissario per il mercato interno Thierry Breton, di fornire urgentemente all’Ucraina munizioni di artiglieria, attingendo alle scorte esistenti o tramite acquisizioni congiunte.

Proposta dell’Alto Rappresentante per la fornitura di munizioni all’Ucraina

Risultati della sessione del Consiglio

  • 24 aprile: il Consiglio ha affrontato i seguenti temi:
  • aggressione russa all’Ucraina: è stato fatto il punto in merito al supporto militare finora prestato dall’UE all’Ucraina e successivi sviluppi, sulla base di uno scambio di opinioni informale con il Ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina (in videoconferenza);
  • ultimi sviluppi relativi a Moldova (in particolare istituzione di una nuova missione civile di partenariato in ambito PSDC per rafforzare la resilienza contro minacce ibride e rafforzamento della capacità di difesa del Paese, attraverso le risorse dello Strumento europeo per la pace), Sudan (evacuazione dei cittadini europei dal Paese), Etiopia (adottate conclusioni che confermano il sostegno dell’Unione all’accordo per una pace duratura, del 2 novembre 2022, tra il governo dell’Etiopia e il Fronte popolare di liberazione del Tigray), Georgia (prospettiva europea della Georgia e necessità di rafforzare la democrazia) Iran e Cina (sfide comuni quali la lotta contro i cambiamenti climatici, gestione del debito, protezione della salute e posizionamento cinese rispetto alla Russia).

Conclusioni sull’Etiopia

Risultati della sessione del Consiglio

Consiglio Affari Interni

  • 9 marzo: i ministri hanno esaminato gli aspetti interni ed esterni della migrazione,a seguito del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023, evidenziando in particolare: la necessità di intensificare l’attuazione dei piani d’azione sulle rotte del Mediterraneo centrale e dei Balcani occidentali e di elaborare piani d’azione anche per la rotta orientale e occidentale; accelerare i lavori per l’elaborazione delle proposte legislative inerenti il Patto sulla migrazione e asilo; migliorare il coordinamento  in materia di ricerca e soccorso.

I ministri hanno inoltre discusso del futuro della politica in materia di visti, invitando la Commissione a presentare nei prossimi mesi una proposta legislativa volta a modificare il meccanismo di sospensione dell’esenzione dal visto, in modo da renderlo più efficiente. Hanno inoltre preso atto dell’entrata in funzione, il 7 marzo, del sistema d’informazione Schengen (SIS) rafforzato.

Il SIS è il più grande sistema di condivisione delle informazioni per la sicurezza e la gestione delle frontiere in Europa. Fornisce informazioni sulle persone ricercate o scomparse, sui cittadini di Paesi terzi che non hanno il diritto di soggiornare legalmente nell’Unione e sugli oggetti smarriti o rubati (ad esempio automobili, armi da fuoco, imbarcazioni e documenti d’identità).

Tra le nuove funzionalità introdotte rientrano: il rafforzamento della condivisione delle informazioni e della cooperazione; nuove possibilità per localizzare e identificare le persone ricercate e rafforzare i controlli alle frontiere esterne; strumenti aggiuntivi per combattere la criminalità e il terrorismo; strumenti aggiuntivi per proteggere le persone scomparse e vulnerabili; strumenti aggiuntivi per prevenire e scoraggiare la migrazione irregolare; il rafforzamento del ricorso al SIS da parte delle agenzie dell’UE. L’aggiornamento include inoltre l’attivazione di segnalazioni preventive per proteggere le persone vulnerabili e scoraggiare la migrazione irregolare.

Entrata in funzione del SIS rafforzato (nota della presidenza)