Consiglio Affari Esteri
- 4 maggio: i ministri degli Esteri hanno discusso delle conseguenze del conflitto in Ucraina sui Paesi in via di sviluppo, in particolare nel settore alimentare, energetico e finanziario, evidenziando l’importanza di continuare a sostenere le esportazioni ucraine attraverso l’Iniziativa delle Nazioni Unite sui cerali del Mar Nero.
Infografica – esportazioni ucraine di cereali
Sono state adottate, inoltre, conclusioni sulla corruzione come ostacolo allo sviluppo, in cui si evidenzia la necessità di integrare una valida prospettiva anticorruzione in tutti gli sforzi di sviluppo e in settori interconnessi quali la sanità, l’istruzione, l’occupazione, la sicurezza energetica e la lotta ai cambiamenti climatici.
Conclusioni del Consiglio sulla corruzione
I ministri hanno esaminato inoltre proposte di azioni e principi comuni per la riforma delle banche multilaterali di sviluppo, con l’obiettivo di definire una posizione coerente e univoca dell’UE da presentare nei consessi internazionali. Hanno infine fatto il punto sui recenti sviluppi della situazione in Sudan e rinnovato la condanna ferma dell’UE al regime talebano in Afghanistan, anche con riferimento al divieto per le donne afghane di lavorare per le agenzie delle Nazioni Unite.
- 22 maggio: il Consiglio si è occupato, in particolare, di Corno d’Africa e di Balcani occidentali. In riferimento al primo punto, i lavori si sono concentrati sul Sudan, ribadendo come il cessate il fuoco rimanga la priorità per l’UE, che continuerà ad adoperarsi per stimolare un processo di uscita dal conflitto che sia a guida africana, seppur con il sostegno di meditatori. L’UE continuerà inoltre a sostenere il processo di riconciliazione (e ricostruzione) in corso in Etiopia, dopo due anni di devastanti conflitti. Con riguardo ai Balcani occidentali, i ministri si sono scambiati opinioni sul tema dell’influenza russa, che cerca di sviare i candidati dei Balcani occidentali dal loro percorso europeo. L’alto rappresentante Josep Borrell ha sottolineato ai partner dei Balcani occidentali l’importanza del processo di allargamento creato dai rapidi progressi dell’Ucraina.
Conclusioni del Consiglio Affari esteri
- 26 giugno: oltre a ribadire l’impegno dell’UE a sostenere l’Ucraina durante la controffensiva contro la Russia per quanto riguarda sia il materiale che l’addestramento dei militari ucraini, si è tenuto uno scambio di opinioni sulla Tunisia, sulla quale i ministri degli Esteri si sono detti pronti a supportare un pacchetto globale di misure di cooperazione per rafforzare la stabilità sociale ed economica, che ora dovrà essere approvato dal Consiglio. Hanno inoltre espresso preoccupazione per le continue tensioni nel Kosovo settentrionale e sottolineato l’importanza che le prossime elezioni siano organizzate in tutti e quattro i comuni del nord e con la partecipazione incondizionata dei serbi. Il Consiglio ha infine adottato un nono pacchetto di misure restrittive nei confronti di altre sette persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.
Conclusioni del Consiglio Affari esteri
Consiglio Affari Interni
9 giugno: è stata raggiunta dal Consiglio una posizione negoziale su atti legislativi fondamentali in materia di asilo e migrazione, ovvero il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione. La posizione costituirà la base dei negoziati della presidenza del Consiglio con il Parlamento europeo.
La proposta di regolamento sulla procedura di asilo introduce una procedura comune che gli Stati membri dovranno seguire quando riceveranno una richiesta di protezione internazionale. Razionalizza le disposizioni procedurali (ad esempio la durata) e stabilisce norme per i diritti dei richiedenti asilo (ad esempio, poter disporre dei servizi di un interprete o il diritto all’assistenza e alla rappresentanza legali). Mira inoltre a prevenire eventuali abusi del sistema, stabilendo chiari obblighi per i richiedenti in materia di cooperazione con le autorità nel corso dell’intera procedura. Sono inoltre previste procedure volte a valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’UE se le domande sono infondate o inammissibili. Il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione dovrebbe sostituire, una volta approvato, l’attuale regolamento Dublino, il quale stabilisce le norme che determinano quale Stato membro è competente per l’esame di una domanda di asilo. Per equilibrare l’attuale sistema, in base al quale pochi Stati membri sono competenti per la maggior parte delle domande di asilo, è stato proposto un nuovo meccanismo di solidarietà, incentrato sulla flessibilità circa la scelta della tipologia di contributo che ciascuno Stato membro dovrà prestare. |
Proposta di regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, 13 giugno 2023