Parlamento Europeo – n 3.2023

Nella sessione plenaria del 9, 10 e 11 maggio a Strasburgo:

  • 11 maggio: ha adottato una risoluzione sulla libertà dei media e la libertà di espressione in Algeria, nella quale ha deplorato l’arresto e la condanna a 5 anni di reclusione di Ihsane El-Kadi, giornalista di spicco algerino e direttore di Interface Médias, una delle ultime imprese nel settore dei media indipendenti in Algeria, nonché le restrizioni alla libertà dei media e alla libertà di espressione nel Paese. La Risoluzione esorta le autorità dell’Algeria a garantire in modo effettivo la libertà dei media, sancita all’articolo 54 della Costituzione dell’Algeria e ricorda l’importanza di una stampa pluralista e della libertà di espressione quali elementi fondanti dello Stato di diritto, ed in particolare nel quadro del partenariato UE-Algeria.

Risoluzione sulle Libertà dei media e libertà di espressione in Algeria, il caso del giornalista Ihsane El Kadi

Nella sessione plenaria del 31 maggio – 1° giugno a Bruxelles, il Parlamento europeo:  

  • 1 giugno: ha adottato una Risoluzione sulle violazioni dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria e i fondi dell’UE congelati, con la quale ha condannato diverse misure messe in atto dal governo ungherese tra cui pratiche discriminatorie sistemiche segnalate nei confronti di diverse imprese ungheresi, procedure di appalto pubblico non trasparenti, presunte irregolarità nella gestione dei fondi UE e il ripetuto ricorso ai decreti governativi per modificare il bilancio annuale del Paese. Sulla base di queste considerazioni, ha invitato la Commissione europea ad avvalersi appieno degli strumenti a sua disposizione per far fronte a un evidente rischio di violazione grave dei valori fondanti dell’Unione, con particolare riferimento alle procedure d’infrazione accelerate, alle domande di provvedimenti provvisori dinanzi alla Corte di giustizia dell’UE e alle misure inerenti alla mancata esecuzione delle sentenze della Corte.

Risoluzione sulle Violazioni dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria e fondi dell’UE congelati

Nella sessione plenaria del 13, 14 e 15 giugno a Strasburgo:

  • 15 giugno: ha adottato una Risoluzione sulla situazione umanitaria in Sudan (in particolare sulla morte di bambini isolati a causa dei combattimenti) con la quale ha condannato fermamente le continue violenze tra le fazioni armate rivali nel Paese ed ha invitato l’UE e i suoi Stati membri, tra l’altro, a essere pronti a fornire sostegno immediato e assistenza umanitaria alle persone colpite dal conflitto, compresi gli sfollati interni e coloro che cercano rifugio in altri paesi, anche fornendo documenti di viaggio di emergenza.

Risoluzione sulla Situazione umanitaria in Sudan, in particolare la morte di bambini isolati a causa dei combattimenti; nella stessa seduta, preso atto dei devastanti effetti dei cambiamenti climatici, il Parlamento ha commemorato le vittime della crisi climatica e chiesto l’istituzione di una “Giornata europea delle vittime della crisi climatica globale”, invitando l’UE a celebrare tale ricorrenza il 15 luglio di ogni anno, a partire dal 2023.

Risoluzione sulla Giornata europea delle vittime della crisi climatica globale