(18 gennaio): l’Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR) ha pubblicato un documento di proposte operative (“Unhcr’s Recommendations for the Swedish and Spanish Presidencies of the Council of the EU”) sull’accoglienza dei rifugiati che prendono dalle buone pratiche messe in campo da diversi paesi UE di accoglienza nel corso del 2022. Il documento si rivolge alle due Presidenze di turno dell’Unione (Svezia e Spagna).
Raccomandazioni dell’UNHCR alle Presidenze del Consiglio UE
(19 gennaio): pubblicate le stime di Frontex sugli attraversamenti irregolari nel 2022: circa 330.000. Si tratta del dato più alto dal 2016, con un aumento del 64% rispetto al 2021. Dopo il calo nel 2020 dovuto alla pandemia, il 2022 è il secondo anno consecutivo caratterizzato da un significativo aumento degli ingressi irregolari. La rotta dei Balcani occidentali rappresenta quasi la metà del totale degli ingressi (siriani, afgani e tunisini in prevalenza). Tra il 24 febbraio 2022 e la fine dello stesso anno, secondo le stime Frontex, sono stati quasi 13 milioni di rifugiati ucraini in ingresso alle frontiere terrestri esterne dell’UE dall’Ucraina e dalla Moldavia.
Stime Frontex sugli attraversamenti irregolari nel 2022
(31 gennaio): secondo i dati pubblicati da Eurostat, è in aumento il numero dei minori stranieri non accompagnati tra ottobre del 2021 e ottobre del 2022. Ad ottobre 2022, oltre 5 mila minori stranieri non accompagnati hanno presentato domanda di asilo per la prima volta nell’UE, con un aumento del 6% rispetto a settembre 2022. I paesi di provenienza sono in prevalenza Afghanistan, Siria, Somalia, Turchia ed Eritrea. I Paesi dell’UE che hanno ricevuto il maggior numero di domande di asilo da minori stranieri non accompagnati nell’ottobre 2022 sono stati Austria, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Bulgaria. Sempre nello stesso periodo secondo le stime di Eurostat sono circa 99 mila i richiedenti asilo (cittadini non UE) che hanno presentato in prima istanza domanda di protezione internazionale negli Stati membri dell’Unione Europea, con un aumento significativo rispetto al 2021. Dall’inizio del 2022, la Germania è il Paese UE con il maggior numero di richiedenti asilo in prima istanza nell’Unione Europea. Seguono Austria, Francia, Spagna e Italia.
I dati Eurostat sui richiedenti asilo
I dati e le tavole pubblicate da Eurostat
(31 gennaio): secondo i dati pubblicati dall’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) sono circa 100 mila le domande d’asilo presentate nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2022 nei Paesi UE, in prevalenza di cittadini siriani, afghani e turchi. Le autorità europee in materia di asilo hanno emesso circa 55.600 pronunciamenti di primo grado a novembre, dato sostanzialmente stabile da giugno. Il tasso di riconoscimento è stato del 39%, con circa 12.100 richiedenti che hanno ottenuto lo status di rifugiato e 9.600 che hanno ricevuto protezione sussidiaria. I tassi di riconoscimento sono stati particolarmente alti per siriani, ucraini, bielorussi, yemeniti, maliani ed eritrei.
I dati dell’Agenzia europea per l’asilo sulle richieste nel 2022
(31 gennaio): pubblicate le statistiche del Ministeri dell’interno sui migranti sbarcati nel mese di gennaio 2023.
Migranti sbarcati nel mese di gennaio
(6 febbraio): pubblicato il Libro bianco sul governo delle migrazioni economiche realizzato dal settore economia e lavoro di Fondazione ISMU – Iniziative e studi sulla multietnicità, predisposto grazie a un processo di consultazione degli stakeholder dell’economia e della società. Il Libro bianco vuole essere una piattaforma di discussione e confronto e offrire indicazioni e proposte utili per i decisori pubblici e per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dei processi migratori e di inclusione dei lavoratori stranieri. L’obiettivo è di contribuire alla approvazione di provvedimenti utili a promuovere una gestione delle migrazioni economiche orientata a criteri di coerenza coi fabbisogni del sistema economico e sociale, tutela dei diritti dei migranti e di tutti gli altri lavoratori, sostenibilità nel medio lungo-periodo dei processi migratori e di integrazione, conciliabilità con le esigenze dei Paesi d’origine.
(9 febbraio): pubblicato il Rapporto di approfondimento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla presenza di minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia, aggiornato al 31 dicembre 2022. Il Rapporto illustra le più importanti novità normative e giurisprudenziali sul piano nazionale ed internazionale, approfondisce le caratteristiche principali dei minori stranieri non accompagnati in Italia e i procedimenti amministrativi che li riguardano ed è corredato da approfondimenti di organismi internazionali competenti in materia. Sono riportate anche una serie di testimonianze di alcuni giovani arrivati in Italia da soli, accolti e accompagnati in percorsi verso l’autonomia.
(16 febbraio): pubblicati i dati di Infocamere da parte della Fondazione Leone Moressa secondo cui anche nel 2022 gli imprenditori nati all’estero rappresentano ormai oltre il 10% del totale. Nel 2022 gli imprenditori nati all’estero sono 761.255, pari al 10,1% del totale. Anche nell’ultimo anno il numero di immigrati è aumentato (+1,1%), mentre quello dei nati in Italia ha subito un lieve calo (-0,8%). I primi due Paesi per numero di imprenditori sono Cina (77.541) e Romania (75.801), che insieme rappresentano un quinto degli imprenditori immigrati in Italia. Il settore con più imprenditori nati all’estero è il commercio, con 235 mila imprenditori (31,0% del totale); seguono servizi e costruzioni, rispettivamente col 24,2% e il 22,4% del totale. La prima regione per numero di imprenditori stranieri è la Lombardia, con poco più di 160 mila unità (oltre un quinto del totale nazionale).
(17 febbraio): l’UNICEF e la Direzione Generale della migrazione e degli affari interni della Commissione Europea con un suo finanziamento attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) hanno lanciato un progetto (PROTECT – Protecting Children on the move) per rafforzare gli interventi di protezione e inclusione di oltre 20 mila bambine/i, adolescenti, giovani e donne rifugiati/e e migranti in Italia. Nel 2022 sono oltre 13 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia, prevalentemente da zone di conflitto del Medioriente e Asia. Con il piano, della durata di due anni, l’UNICEF e la Commissione europea, in collaborazione con le autorità nazionali e locali, mirano a rafforzare la capacità del sistema di accoglienza italiano nel garantire protezione e inclusione ai minorenni, giovani e donne. Con la piattaforma U-Report On The Move di UNICEF sarà garantita la condivisione di informazioni rilevanti circa i propri diritti e i servizi disponibili, nonché l’accesso a un servizio di supporto legale e psico-sociale integrato.
(21 febbraio): secondo i dati pubblicati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali i minori stranieri accolti in Italia al 31 gennaio sono circa 20.000. Quasi la metà dei minori ha 17 anni e primi Paesi d’origine sono Ucraina, Egitto, Tunisia, Albania e Pakistan. La Sicilia è la regione che accoglie il maggior numero di minori stranieri non accompagnati: 3.923, pari al 19,5% del totale. Per quanto riguarda le modalità degli arrivi, nel dicembre 2022 le modalità di ingresso dei minori sono state nel 44,5% dei casi via mare e nel 55,5% dei casi ritrovamenti sul territorio.
Il Rapporto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sui minori stranieri non accompagnati
(22 febbraio): secondo i dati dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo nel 2022 i paesi UE+ hanno ricevuto circa 966.000 domande di protezione internazionale, con un aumento di oltre il 50% rispetto al 2021. I gruppi di richiedenti più numerosi sono stati siriani, afgani e turchi; il numero di istanze in attesa di pronunciamento ha raggiunto il livello più alto dal 2017. Sono circa 4 milioni, invece, le persone in fuga dall’Ucraina che beneficiano di protezione temporanea.
I dati dell’Agenzia europea per l’asilo sulla protezione internazionale
(23 febbraio): pubblicato dall’Istat in Rapporto “Storia demografica dell’Italia dall’Unità ad oggi” secondo cui l’immigrazione inizia a crescere sostanzialmente nella seconda metà degli anni Novanta. Nello stesso periodo riprende anche l’emigrazione dal Mezzogiorno, in crisi, verso il Centro-nord. Nei primi anni Duemila, l’accelerazione dell’immigrazione legale (che si traduce in residenza anagrafica) determina una ripresa della crescita demografica, concentrata nelle aree urbane economicamente più forti del Paese. La regolarizzazione degli immigrati, introdotta dalla legge 30 luglio 2002, n. 189, fa aumentare di oltre 700mila i permessi di soggiorno in Italia nel 2004, per coloro che già possiedono un contratto di lavoro. Nel decennio 2005-2014 i residenti crescono di 3,2 milioni grazie all’immigrazione regolare e, anche, alla giovane età e maggior fertilità degli immigrati. Aumentano anche le acquisizioni di cittadinanza, con un picco di 200 mila nuovi cittadini nel 2016. Si tratta di un’esperienza simile a quella della Spagna e a quella vissuta precedentemente da Francia e Germania.
(23 febbraio): pubblicata la ricerca a cura dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V e del Centro Studi e Ricerche Idos su “Le migrazioni femminili in Italia. Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità”. Il volume rilegge l’immigrazione in Italia dal punto di vista delle donne, offrendo una visione articolata e declinata in un’ottica di genere. I contributi proposti spaziano dalla dimensione storica all’attualità, con specifica attenzione ai flussi e alle presenze di ieri e di oggi, alle migrazioni forzate, all’inserimento occupazionale e ai percorsi di inclusione e partecipazione.
(28 febbraio): pubblicate le statistiche del Ministeri dell’interno sui migranti sbarcati nel mese di febbraio 2023.
Migranti sbarcati nel mese di febbraio
LE ANTICIPAZIONI SULL’AGENDA EUROPEA (MESI DI MARZO E APRILE)[1]
Inizio |
Fine |
Luogo |
Evento |
09/03 |
10/03 |
Bruxelles |
Consiglio Giustizia e affari interni |
09/03 |
10/03 |
Bruxelles |
Consiglio Giustizia e affari interni |
13/03 |
13/03 |
Bruxelles |
Eurogruppo |
14/03 |
14/03 |
Bruxelles |
Consiglio Economia e finanza |
20/03 |
20/03 |
Bruxelles |
Consiglio Affari esteri |
21/03 |
21/03 |
Bruxelles |
Consiglio Affari generali |
22/03 |
22/03 |
Bruxelles |
Vertice sociale trilaterale |
23/03 |
24/03 |
Bruxelles |
Consiglio europeo |
29/03 |
30/03 |
Strasburgo |
PE – Sessione |
17/04 |
20/04 |
Strasburgo |
PE – Sessione |
24/04 |
24/04 |
Lussemburgo |
Consiglio Affari esteri |
25/04 |
25/04 |
Lussemburgo |
Consiglio Affari generali |
[1] Sono riportati nella tabella solo gli appuntamenti istituzionali che, per la trasversalità dei temi solitamente trattati, possono riguardare anche l’immigrazione.