(5 maggio): pubblicati i dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sui minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia, pari a 19.640. Con riferimento alla distribuzione di genere, l’85,4% sono maschi e il 14,6% femmine; quasi la metà dei MSNA accolti in Italia (44,9%, 8.813 minori) ha 17 anni e i primi Paesi d’origine sono Ucraina, Egitto, Tunisia, Albania e Pakistan. Con riferimento all’accoglienza nelle diverse regioni italiane, la Sicilia è la regione che ne accoglie il maggior numero: 4.044, pari al 20,6% del totale. La Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige sono le regioni che ne accolgono meno.
(11 maggio): pubblicata una Guida Pratica sulla mitigazione del rischio di violenza di genere e i meccanismi di tutela delle persone minorenni nel sistema di accoglienza diffusa a cura di Unicef, UNHCR e Dipartimento della Protezione Civile.
Il documento, rivolto agli enti del terzo settore e privato sociale coinvolti nell’accoglienza diffusa, è costituito da 6 sezioni dedicate a indicazioni su politiche e procedure per ridurre i fattori di rischio e rafforzare i meccanismi di tutela, strumenti pratici, meccanismi di segnalazione e indicazioni su come fornire primo supporto alle persone a rischio.
Guida pratica dell’accoglienza
(31 maggio): pubblicate le statistiche del Ministero dell’interno sui migranti sbarcati nel mese di maggio 2023.
Migranti sbarcati nel mese di maggio
(1 giugno): pubblicata l’analisi della Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) basata sui più recenti dati Istat ed Eurostat sull’acquisizione della cittadinanza italiana secondo cui, nel 2022, gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati in totale oltre 133.000 (per il 50,9% femmine e per il 49,1% maschi), il 9,7% in più rispetto al 2021, anno in cui si sono registrati 121.457 nuovi cittadini. Nell’ultimo decennio si è passati dai minimi del 2012 (65.383) ai massimi del 2015 con 178.035 e del 2016 con 201.591 acquisizioni. Dopo una flessione negli anni 2017 e 2018, negli ultimi quattro anni il livello è risalito nuovamente.
I dati sull’acquisizione della cittadinanza italiana
(5 giugno): pubblicato lo studio della Fondazione Leone Moressa (sulla base dei dati del Ministero dell’economia e delle finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi 2022) secondo cui il contributo al fisco dei cittadini immigrati tocca, nella dichiarazione dei redditi 2022, il massimo storico dopo il calo registrato durante la pandemia. Il numero di contribuenti nati all’estero arriva è pari a 4,31 milioni (+3,4% rispetto all’anno precedente e +21,9% rispetto a dieci anni prima). Il 15,3% dei contribuenti nati all’estero proviene dalla Romania (658 mila). Seguono Albania (350 mila), Marocco (267 mila) e Cina (189 mila).
Contributo al fisco da parte degli immigrati
(6 giugno): il Ministero dell’interno ha concluso l’istruttoria di oltre 74.000 domande presentate per il decreto flussi 2022, numero pari al 90% delle quote previste. Sono stati rilasciati oltre 60.000 nulla osta dagli sportelli unici per l’immigrazione delle prefetture ed inviati alle rappresentanze diplomatiche per il rilascio del visto di competenza per lo svolgimento, in prevalenza, del lavoro stagionale.
(7 giugno): l’Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR) ha pubblicato una nota nella quale sottolinea come la crisi climatica sia un’emergenza umanitaria colpendo soprattutto le persone vulnerabili, tra i quali i rifugiati e gli sfollati, che vivono in zone di conflitto e in Paesi fragili. Nella nota viene chiesto agli Stati di agire urgentemente e collettivamente per combattere i cambiamenti climatici e mitigarne l’impatto sulle vite e sui mezzi di sussistenza di milioni di persone in tutto il mondo; al tempo stesso viene raccomandato di intensificare la protezione e l’assistenza alle persone sfollate a causa dei disastri naturali e degli effetti del cambiamento climatico
(14 giugno): in vista della Giornata mondiale per il rifugiato (20 giugno), l’Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR) ha pubblicato il Rapporto annuale Global Trends (2022) che presenta le principali tendenze statistiche e gli ultimi dati sulle migrazioni forzate nel mondo. A fine 2022 il numero di persone costrette alla fuga a causa di guerre, persecuzioni, violenza e violazioni dei diritti umani è salito al livello record di 108,4 milioni, con un aumento senza precedenti di 19,1 milioni rispetto all’anno precedente. Nell’anno in corso, il trend in crescita del numero di persone costrette alla fuga a livello globale non mostra segni di rallentamento anche a causa dello scoppio del conflitto in Sudan che ha causato nuovi esodi, spingendo il numero totale delle persone in fuga a un valore stimato di 110 milioni fino al maggio scorso.
Global Trends Report 2022 | UNHCR
(16 giugno): secondi i dati Eurostat, a fine aprile 2023, quasi 4 milioni di cittadini fuggiti dall’Ucraina a seguito dell’invasione russa del 24 febbraio 2022 beneficiavano dello status di protezione temporanea nei Paesi UE. I principali Paesi che hanno ospitato beneficiari di protezione temporanea dall’Ucraina sono stati la Germania (1.090.235 persone; 28% del totale), la Polonia (995.035; 25%) e la Cechia (331.850; 8%). Ad aprile, i cittadini ucraini rappresentavano il 98% dei beneficiari di protezione temporanea nell’UE. Le donne adulte costituivano quasi la metà (47%, la maggioranza di età compresa tra 35 e 64 anni); i bambini rappresentavano poco più di un terzo (35%), mentre gli uomini adulti rappresentavano meno di un quinto (18%) del totale.
(16 giugno): Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d’Europa ha pubblicato il proprio Rapporto annuale 2022 . Lo studio fornisce una panoramica delle attività e della collaborazione con gli organismi del Consiglio d’Europa, con altre organizzazioni internazionali e con la società civile al fine di prevenire e combattere la tratta di esseri umani. Evidenzia il pericolo che le persone in fuga dal conflitto armato in Ucraina cadano vittime della tratta di esseri umani e dello sfruttamento e mette poi in risalto il ridotto numero di condanne per tratta di esseri umani.
(23 giugno): la Fondazione ISMU ha pubblicato una nota nella quale fa presente che nel 2022, secondo i dati Eurostat, i Paesi dell’UE hanno concesso permessi di protezione a 384.245 richiedenti asilo, con un aumento del 40% rispetto al 2021. Tra i richiedenti asilo a cui è stato concesso un permesso di protezione nell’UE nel 2022, il 44% ha ricevuto lo status di rifugiato, il 31% ha ottenuto la protezione sussidiaria e il 25% la protezione umanitaria (che include anche la protezione speciale). Rispetto al 2021, il numero di status di rifugiato concessi è aumentato del 22%, la protezione sussidiaria è cresciuta del 48% e la protezione umanitaria ha registrato l’incremento più alto con il 72%.
(29 giugno): pubblicato il Rapporto della Caritas 2023 secondo cui oltre la metà delle persone incontrate nel 2022 dagli operatori del Centri di ascolto in Italia sono cittadini stranieri. I dati si riferiscono alle persone che nel corso del 2022 si sono rivolte alla rete delle Caritas diocesane e parrocchiali, complessivamente da 2.855 Centri di ascolto e servizi, dislocati in 205 diocesi. Nel complesso (fra italiani e stranieri) le persone incontrate e supportate sono state 255.957. Rispetto al 2021, si è registrato un incremento del 12,5% del numero di assistiti, in gran parte legato alla crescita delle persone di cittadinanza ucraina accolte dalla Chiesa in Italia.
Il Report statistico della Caritas
(30 giugno): predisposta dal Ministero dell’interno una guida per la rilevazione e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio e inserite nel sistema di protezione e accoglienza. Il lavoro, esito di un lavoro con soggetti istituzionali e del terzo settore, ha lo scopo di rafforzare il sistema di governance, fornendo ai soggetti interessati le indicazioni sulle procedure uniformi da adottare in tutte le fasi dell’accoglienza e le istruzioni operative per facilitare la comunicazione tra gli attori coinvolti.
vademecum.pdf (interno.gov.it)
(30 giugno): pubblicate le statistiche del Ministero dell’interno sui migranti sbarcati nel mese di giugno 2023.
Migranti sbarcati nel mese di giugno
LE ANTICIPAZIONI SULL’AGENDA EUROPEA (MESI DI LUGLIO E AGOSTO)[1]
Inizio |
Fine |
Luogo |
Evento |
10/07 |
13/07 |
Strasburgo |
PE – Sessione |
13/07 |
13/07 |
Bruxelles |
Eurogruppo |
13/07 |
13/07 |
Bruxelles |
Vertice UE-Giappone |
14/07 |
14/07 |
Bruxelles |
Consiglio Economia e finanza |
19/07 |
19/07 |
Bruxelles |
Riunioni ministeriali internazionali |
20/07 |
20/07 |
Bruxelles |
Consiglio Affari esteri |
20/07 |
21/07 |
Bruxelles |
Consiglio informale Giustizia e affari interni |
29/08 |
30/08 |
Bruxelles |
Riunione informale Ministri della difesa |
31/08 |
31/08 |
Gymnich |
Riunione informale Ministri Affari esteri |
[1] Sono riportati nella tabella solo gli appuntamenti istituzionali che, per la trasversalità dei temi solitamente trattati, possono riguardare anche l’immigrazione.